Il pulmino e' venuto a prendermi perfettamente in orario alle 7:30. Dopo esssere stato accolto dal sorridente autista di cui non ricordo il nome e dall'amichevole guida Som ci siamo fermati in un albergo a prendere gli altri partecipanti all'escursione: una grossa famiglia di 15 iraniani che col passare della giornata si sono rivelati molto simpatici ed amichevoli. Per fare in modo che tutti quanti fossero comodi il gruppo e' stato diviso tra due pulmini, poco dopo abbiamo caricato anche il mio amico Adriano e finalmente cominciato il viaggo verso nord.
Nel lato nord di Phuket, ma soprattutto dopo aver attraversato il Ponte Sarasin che collega l'isola alla terraferma, i panorami fuori dal finestrino cambiano drasticamente mostrando sempre meno palazzi e cemento ma sempre piu' piantagioni, giungla e piccole case locali. Si puo' dare uno sguardo alla vera Thailandia lontano dal cuore del turismo, per questo motivo il viaggio poco piu' lungo di un'ora non e' stato per niente noioso.
Arrivati in zona Khao Lak ci siamo fermati per la prima attivita' della giornata, il Trekking in Elefante. Avevo gia fatto trekking in elefante un paio di volte in passato per cui questa volta temevo di annoiarmi, invece con sorpresa mi sono divertito piu' delle volte precedenti. Anziche' restare all'interno di un campo safari gli elefanti ci hanno portato su per una collina ricoperta dalla giungla e alcune parti del sentiero sono molto ripide ed emozionanti, ho potuto rendermi davvero conto di quanto siano possenti questi splendidi e curiosi animali. Proseguendo lentamente sul dorso dell'elefante abbiamo anche avuto l'opportunita' di osservare alcuni operai al lavoro nella piantagione di gomma circostante, interessante vedere come viene raccolta e lavorata la gomma naturale.
Bungalows al Kapong Resort |
Dopo un persorso di circa 30 minuti sul simpatico pachiderma siamo scesi e abbiamo fatto una breve sosta per riposarci bevendo qualcosa di fresco offertoci dalle guide, poco dopo siamo risaliti sul pulmino pronti a proseguire verso la prossima fermata. Dopo qualche minuto di strada siamo arrivati al Kapong Resort, dove viene servito il pranzo. Il luogo e' splendido, immerso nella natura, circondato da verdi risaie e da un vasto stagno ricoperto da colorate ninfee. Il pranzo Thai servito e' ottimo ed abbondante con l'opportunita' di gustare svariati piatti locali.
Dopo pranzo e qualche minuto di relax ci siamo finalmente spostati in pulmino verso il fiume che si e' rivelato essere il “piatto forte” della giornata. Dopo essere scesi dal pulmino abbiamo attraversato il fiume tramite uno stretto ponte di corda che ci ha portarto verso una capanna dove vengono dati a disposizione degli armadietti per custodire in sicurezza tutti gli oggetti personali che non vanno portati in acqua, quindi abbiamo tenuto soltanto il costume e, nel mio caso, una maglia di lycra per evitare di scottarmi col sole amplificato dal riverbero del fiume. Quando finalmente erano tutti pronti siamo saliti sul cassone di un pick up 4x4 e ci siamo goduti il divertente tragitto lungo una strada sterrata circondata dalla vegetazione. Al termine di questo breve tratto siamo scesi e abbiamo attraversato un altro ciondolante ma sicuro ponte di corda, camminato per alcuni minuti lungo un ombroso sentiero nella giungla lungo il fiume e abbiamo finalmente raggiunto una serie di piccole cascate tutte connesse tra loro e che terminano in una sorta di piccole piscine naturali. Un luogo davvero splendido avvolto da un'atmosfera tranquilla e magica, per un attimo ho immaginato che dei folletti o altre creature fiabesche potessero venir fuori improvvisamente da dietro gli alberi!
Dopo pranzo e qualche minuto di relax ci siamo finalmente spostati in pulmino verso il fiume che si e' rivelato essere il “piatto forte” della giornata. Dopo essere scesi dal pulmino abbiamo attraversato il fiume tramite uno stretto ponte di corda che ci ha portarto verso una capanna dove vengono dati a disposizione degli armadietti per custodire in sicurezza tutti gli oggetti personali che non vanno portati in acqua, quindi abbiamo tenuto soltanto il costume e, nel mio caso, una maglia di lycra per evitare di scottarmi col sole amplificato dal riverbero del fiume. Quando finalmente erano tutti pronti siamo saliti sul cassone di un pick up 4x4 e ci siamo goduti il divertente tragitto lungo una strada sterrata circondata dalla vegetazione. Al termine di questo breve tratto siamo scesi e abbiamo attraversato un altro ciondolante ma sicuro ponte di corda, camminato per alcuni minuti lungo un ombroso sentiero nella giungla lungo il fiume e abbiamo finalmente raggiunto una serie di piccole cascate tutte connesse tra loro e che terminano in una sorta di piccole piscine naturali. Un luogo davvero splendido avvolto da un'atmosfera tranquilla e magica, per un attimo ho immaginato che dei folletti o altre creature fiabesche potessero venir fuori improvvisamente da dietro gli alberi!
Cascate |
La sempre sorridente e simpatica Som ci ha concesso un po' di tempo per un bagno, essendo una calda giornata di novembre al primo impatto l'acqua e' sembrata fredda ma in breve tempo il corpo si e' abituato e l'esperienza e' divenuta piacevole. In seguito siamo stati chiamati a raccolta in un piccolo chiosco appoggiato su un'ampia roccia per avere una dimostrazione di come viene preparato il tipico te' con il bamboo.
Vivo in Thailandia da due anni ma non avevo mai avuto occasione di assistere a questo curioso e geniale metodo per bollire l'acqua nella giungla: una lunga (circa 50cm) e spessa (circa 15 cm) canna di bamboo viene appoggiata sulla brace incandescente abbastanza a lungo da far si' che anche la canna cominci lentamente a bruciare (senza fiamma) all'esterno come se fosse un enorme sigaro restando pero' intatta all'interno, una volta raggiunta la temperatura ideale il bamboo cavo viene rimosso dalla brace e riempito d'acqua che in pochi minuti va in ebollizione. A questo punto basta aggiungere la bustina del te', un po' di zucchero ed il gioco e' fatto! La Thailandia non smette mai di stupirmi...
Partenza del Tubing |
Finalmente giunta l'ora del “tubing”. Dopo esserci tutti quanti radunati nella piscina alla base delle cascate e aver fatto un breve briefing dando qualche consiglio per la discesa I ragazzi dello staff hanno preparato le ciambelle e aiutato le persone a sedervisi all'interno. Una volta pronti, uno ad uno abbiamo iniziato a scendere dalle prime rapide a bordo delle nostre camere d'aria. Lo staff era pronto ad assistere per l'intera discesa piazzandosi lungo il fiume ed evitando che qualcuno rimanesse incastrato tra le rocce, in modo da garantire il massimo divertimento. C'erano tratti molto divertenti dove si prendeva piu' velocita' nelle rapide ed altri invece piu' lenti e rilassanti, divertentissimo cercare di andare a sbattere contro le ciambelle degli altri partecipanti come se fossimo sugli autoscontri al luna park, oppure lanciandoci l'acqua addosso. La discesa e' durata circa 30 minuti, o almeno credo, perche' quando ci si diverte e' facile perdere la cognizione del tempo.
Chiamate un carro attrezzi!!! |
Avevo quasi raggiunto la fine quando improvvisamente la mia ciambella e' andata a sbattere contro una foglia di palma secca e spinosa incastrata tra le rocce, cosi' nell'arco di pochi secondi...pssssssss....stavo affondando con la ciambella completamente sgonfia! Niente paura, l'acqua non e' per nulla profonda per cui mi sono semplicemente alzato in piedi ridendo a crepapelle, cosi' come il mio amico Adriano che mi ha subito sorpassato, ovviamente prendendomi in giro per il simpatico incidente. Prontamente una delle guide si e' avvicinata e mi ha passato la sua ciambella in modo che potessi terminare la discesa nonostante il simpatico inconveniente.
Il punto di arrivo si trova praticamente accanto al capanno con gli armadietti dove avevamo depositato I nostri oggetti, cosi' abbiamo avuto la possibilita' di fare subito una doccia e cambiarci con dei vestiti asciutti.
Dopo aver bevuto delle bibite fresche offerte dallo staff siamo tornati sul pulmino pronti per rientrare a Phuket. A quel punto ero molto stanco ma soddisfatto dell'intensa giornata cosi' come al solito mi sono addormentato, non posso farci niente, le macchine mi cullano.
Oltre al divertimento nel fare le varie attivita', cio' che mi ha reso felice e' stato il vedere che ci sono ancora dei luoghi vicino a Phuket che restano tutt'ora quasi sconosciuti al turismo, cosi' le persone hanno ancora l'opportunita' di vivere l'autentica Thailandia.
Un ringraziamento alle amichevoli e professionali guide che ci hanno intrattenuto, fornito moltissime informazioni riguardo alla natura e costumi locali e allo stesso termpo permesso di divertirci sempre in sicurezza.
Il punto di arrivo si trova praticamente accanto al capanno con gli armadietti dove avevamo depositato I nostri oggetti, cosi' abbiamo avuto la possibilita' di fare subito una doccia e cambiarci con dei vestiti asciutti.
Dopo aver bevuto delle bibite fresche offerte dallo staff siamo tornati sul pulmino pronti per rientrare a Phuket. A quel punto ero molto stanco ma soddisfatto dell'intensa giornata cosi' come al solito mi sono addormentato, non posso farci niente, le macchine mi cullano.
Oltre al divertimento nel fare le varie attivita', cio' che mi ha reso felice e' stato il vedere che ci sono ancora dei luoghi vicino a Phuket che restano tutt'ora quasi sconosciuti al turismo, cosi' le persone hanno ancora l'opportunita' di vivere l'autentica Thailandia.
Un ringraziamento alle amichevoli e professionali guide che ci hanno intrattenuto, fornito moltissime informazioni riguardo alla natura e costumi locali e allo stesso termpo permesso di divertirci sempre in sicurezza.
Consiglio questa escursione a tutti coloro che vogliono sperimentare la vera Thailandia e la sua splendida natura in modo avventuroso (nulla di estremo comunque), ed in particolar modo a gruppi di amici che viaggiano assieme. L'escursione e' anche perfettamente adatta a famiglie con bambini anche se non lo consiglierei per I bambini molto piccoli soprattutto durante il periodo delle piogge in cui il livello e la forza del fiume sono chiaramente piu' elevati.
Francesco
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