Tuesday, June 21, 2011

Escursione Giornaliera Ban Raya

Avendo fin'ora visitato l'isola di Racha Yai (23 km a sud di Phuket) soltanto immergendomi nelle acque circostanti da barche per subacquei, ho deciso di unirmi a questa escursione per poter assaporare anche la parte "terrestre" dell'isola. La gita "Ban Raya" è organizzata dall'omonimo resort elegantemente mimetizzato nella rigogliosa vegetazione dell'isola.




Mi sono recato di persona al porto di Chalong alle 8.45 come da appuntamento, anche se c'era la possibilità di avere un trasferimento tramite pulmino incluso nel prezzo dell'escursione. Puntualmente alle ore 9.00 siamo partiti con il piccolo motoscafo munito di due fuoribordo da 125hp ciascuno e giubbotti salvagente all'occorrenza. La traversata è stata piuttosto comoda grazie al mare calmo e al fatto che essendo ora bassa stagione a bordo oltre a me c'erano soltanto i due membri dell'equipaggio, la guida di nome "Noi", un paio di dipendenti del resort ed una coppia di simpatici coniugi australiani, che come me andavano a visitare Racha Yai.

Come predetto dall'allegro e professionale Noi che parla piuttosto bene inglese, dopo 30 minuti circa dalla partenza abbiamo raggiunto finalmente l'isola.

Lo scenario che si presenta al primo colpo d'occhio è entusiasmante, l'isola è completamente ricoperta dalla verdissima vegetazione, un verde che contrasta con il bianco delle piccole spiagge e le sfumature turchesi dell'acqua cristallina.

Come prima sosta la barca si è attraccata ad una boa nella piccola baia di Kon Keh (spero che si scriva così) a est, dando a me e ai miei nuovi amici la possibilità di fare un po' di snorkeling. Noi ha prontamente fornito le maschere ed i boccagli, e siccome Elise non si sentiva molto sicura nel nuoto è stata subito dotata di giubbotto salvagente. Appena entrato in acqua sono stato attorniato da una simpatica nuvola di piccoli colorati pesci "sergente maggiore", attratti dalle briciole di pane lanciategli dai marinai. L'acqua limpidissima permette un'ottima visione del fondale ricco di coralli e pesci di barriera, che si trova 4-5 metri sotto la superficie.

Dopo circa mezz'ora in acqua ci siamo spostati in un'altra baia, "Lah Bay" per un'altra sosta di snorkeling.

Successivamente il motoscafo ci ha scaricato su una passerella galleggiante di plastica che ci ha permesso scendere sull'isola. Ad aspettarci abbiamo trovato un simpatico trattore con rimorchio per passeggeri che ci ha portato per un tragitto di circa 5 minuti lungo una strada sterrata immersa nel verde, permettendoci di osservare la giungla intorno a noi ed i tranquilli e possenti bufali lasciati liberi al pascolo.

Dopo questo piccolo viaggio siamo giunti al ristorante del Ban Raya Resort, dove ad attenderci c'era un sorridente cameriere pronto ad offrirci una fresca limonata di benvenuto ed un portachiavi in omaggio. Subito dopo, a mezzogiorno circa, ci siamo accomodati a tavola e dopo breve tempo il cibo ha cominciato ad arrivare: un'abbondante varietà di gustosi piatti thai a base di pesce, pollo, verdure, riso, zuppe ed altro. E' stato proprio il caso di pronunciare la frase "pancia mia fatti capanna", e comunque nonostante la mia risaputa golosità non sono riuscito a finire tutto.

Dopo un pranzo abbondante non c'è niente di meglio che oziare, quindi ci è stato dato tempo fino alle 13.30 per crogiolarci nella splendida piscina a terrazza vista mare oppure sulla minuta e riservata spiaggia. Dopo un po' di tempo trascorso in piscina, ho deciso di fare una passeggiata nei dintorni, potendo godere della magica e rilassante atmosfera di questo luogo. La piscina, i bungalows e il resto del resort sono perfettamente immersi nella natura, uniti da piccoli sentieri lastricati all'interno di un vasto giardino tropicale, a mio avviso curato e mantenuto in maniera impeccabile.

Come previsto poco dopo le 13.30 ci siamo riuniti, pronti a saltare nuovamente su trattore per la prossima destinazione sull'isola. Questa volta il tragitto è stato leggermente più lungo, attraverso giungla e piccole risaie. Ad un certo punto il trattore si è fermato senza apparente motivo, e la guida con voce eccitata ha richiamato la nostra attenzione: un varano lungo circa un metro stava lentamente attraversando la strada per tornare a nascondersi nella vegetazione!

Dopo 10 minuti circa eccoci arrivati a Pa Tok Beach, la spiaggia principale dell'isola. Qui si trovano un altro resort, alcuni ristoranti tipici e una schiera di lettini e ombrelloni che si possono affittare a 100 baht l'uno. La cosa che mi ha particolarmente colpito di questa spiaggia è il fatto di quanto bianca fosse la sabbia!

Dopo poco più di un'altra ora di relax, alle 14.45 abbiamo ripreso il trattore per tornare alla passerella galleggiante dove il nostro motoscafo ci stava aspettando per rientrare a Phuket. Come all'andata dopo 30 minuti di navigazione alle 15.30 siamo arrivati al porto di Chalong, dove un pulmino ha caricato i miei compagni di escursione per riportarli al loro hotel e io sono saltato in sella al mio motorino alla volta di casa.

Nel complesso posso dire di aver trascorso un'ottima giornata, nonostante il cielo sia stato coperto per la maggior parte del tempo fortunatamente non ha piovuto e tutto è proseguito liscio. Consiglio vivamente questa gita, soprattutto a coloro che vogliono trascorrere del tempo rilassandosi lontano dal mondo e a contatto con la natura.

Potrei definire Racha Yai come un "isola anti-stress", magari la prossima volta mi fermo per un paio di giorni in più!

Diario di viaggio Thailandia


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